In Salento una piccola casa da sogno a 500 metri dal mare diventa il rifugio della vacanza perfetta per un architetto

di Elena Dallorso

Le camere da letto, minimali e total white, hanno entramber una mensola/scrivania davanti alla finestra per lavorare Smart vista mare. Lampada in vetro opalino e legno di palissandro anni 50. Foto Bruna Rotunno.

In Salento, tra luce e meraviglia

Il paesaggio è di quelli che rimangono nel cuore sempre, specialmente per chi di solito vive ad altra latitudine, come l’architetto Mirko Moriggi, che qui, da tempo, viene a trascorrere le vacanze. Non solo estive, perché quest'angolo di Puglia è bellissimo anche in primavera e in autunno, quando il caldo si smorza e la natura ha colori più tenui. Qui, nello specifico su un promontorio nelle vicinanze di Santa Maria di Leuca, Moriggi ha deciso di costruire la sua casa delle vacanze, immersa in 5000 metri quadrati di terreno punteggiato da muretti a secco, piante grasse e rari ulivi centenari. Per assorbire il più possibile la luce e la meraviglia del paesaggio, la casa è caratterizzata da grandissime aperture vetrate sul mare. «Questo posto ha un’energia speciale», dice.

Una casa da sogno davanti al mare

In Salento le case tradizionali sono semplici volumi bianchi con il tetto piatto: quella che ha costruito l’architetto Moriggi non si discosta volutamente dal modello tipico. «Lo stile è mediterraneo, l'unico elemento di modermnità sono delle piccole “pennellate” metalliche, come la tettoia della terrazza». Su un solo piano, il layout di 65 meri quadrati è distribuito in modo semplice e fluido. Al centro il living con cucina a vista, alla cui destra e sinistra si aprono due piccole “suite”, camere da letto con bagni privati per garantire l'intimità agli abitanti e ai loro ospiti. Ovunque, dentro e fuori, pavimenti in grès porcellanato color cemento danno un senso di continuità: «E' stata una scelta funzionale. Ricordano la resina, ma sono estremamente più pratici», commenta Moriggi. Funzionale - ed eco - anche la scelta di recuperare tutta l'acqua piovana: filtrata, decantata e stivata in una cisterna va ad irrigare il terreno sottostante.

Il living, con la cucina a vista, fa da cerniera alle due camere da letto. Le grandi vetrate si affacciano sul panorama. Foto Bruna Rotunno.

Il tramonto dà spettacolo

«La vista è strepitosa, ma quello che incanta chiunque, ogni sera, è lo spettacolo del tramonto, proprio qui davanti», racconta Moriggi. Per questo molta della vita della casa avviene all'esterno, sia sulla terrazza coperta di 14 metri di lunghezza, sia intorno al blocco della cucina outdoor, realizzato in pietra locale dall'architetto e illuminato con un'originale lampada di recupero: «Ho trovato in giardino un vecchio secchio da lavoro abbandonato, l'ho trasformato in una sospensione che ho poi appeso a uno di quei rami consumati dalla salsedine che il mare riporta a riva». La terrazza, coperta da una tettoia in metallo zincato (immune a umidità e salsedine) a cui sono state applicate canne di bambù per aggiungere un elemento naturale, è il cuore delle serate estive. Qui, come in un prolungamento en plein air del living, si cena o si fa l'aperitivo intorno a un grande tavolo realizzato con assi di rovere recuperate dalle travi di una vecchia cascina, e illuminato da un’altra lampada di recupero.

La vista del tramonto dalla terrazza della casa. Ogni sera, d'estate, il sole si tuffa in mare proprio qui davanti. Foto Bruna Rotunno.

La cucina

Il piano e l'isola sono in acciaio. Lampada ad arco vintage. Foto Bruna Rotunno.

Gli armadi e l'isola cucina sono realizzati su disegno in multistrato marino. Il piano è in acciaio. Lampada ad arco vintage. Foto Bruna Rotunno.

Il living

Il living fa da cerniera alle due camere da letto. Le grandi vetrate si affacciano sul panorama. L'opera rossa nell'angolo è un pesce in metallo realizzato da un artista locale. Foto Bruna Rotunno.

La terrazza

Vista dell'esterno della casa e della terrazza. L'edificio è stato costruito in armonia con le architetture tradizionali della zona. Foto Bruna Rotunno.

La tettoia è in metallo zincato, ricoperta, all'interno, da canne di bambù. Il grande tavolo è realizzato con assi di rovere recuperate dalle travi di una vecchia cascina, e illuminato da una lampada di recupero. Foto Bruna Rotunno.

Il bagno

I bagni, di dimensioni ridotte, hanno però grandi docce. Le porte sono realizzate artigianalmente in vetro nei colori del mare (qui) e del tramonto (nell'altro bagno). Foto Bruna Rotunno.

La cucina outdoor

Il blocco della cucina outdoor è stato realizzato da Mirko Moriggi in pietra locale. La lampada di recupero è costituita da un secchio abbandonato e da un ramo consumato dalla salsedine portato dal mare a riva. Foto Bruna Rotunno.

Cena open air

Sotto la tettoia si cena a un tavolo di assi d rovere recuperate dalle travio di una vecchia cascina. Anche la lampada è di recupero. Foto Bruna Rotunno.